Metodo aperto e partecipato di coordinamento: la metodologia del Piano
Nella primavera 2017, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo (il “Ministero” o il “MiBACT”), Dario Franceschini, ha decretato la costituzione di una Cabina di regia per la fotografia[1], al fine di conservare, valorizzare e diffondere la fotografia in Italia come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo, strumento di memoria, di espressione e comprensione del reale, utile all’inclusione e all’accrescimento di una sensibilità critica autonoma da parte dei cittadini. Con l’obiettivo di definire un Piano strategico volto ad adattare l’intervento pubblico alle mutazioni tecniche ed economiche del settore e a determinare nuove opportunità per la fotografia italiana a livello nazionale e internazionale, il Ministero ha indetto gli Stati generali della fotografia: due giornate di convegno sul tema con operatori, addetti ai lavori e ospiti internazionali. Sulla scia di questi due primi appuntamenti, tenutisi il 6 aprile e il 5 maggio 2017 rispettivamente a Roma e a Reggio Emilia, è stato avviato un percorso, MiBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio che ha portato all’organizzazione, tra maggio e dicembre 2017, di diciannove incontri pubblici sul territorio nazionale, nella forma di giornate di studio o conferenze, per dare voce alle molteplici specificità delle realtà locali e dibattere dei vari ambiti della fotografia. Gli spunti e le proposte emersi da questi incontri, relativi ai temi di policy e agli ambiti di intervento prioritario, sono stati oggetto di successiva analisi da parte di tavoli di concertazione[2] con esperti dei vari settori, convocati dal Ministero per definire una serie di linee strategiche di intervento, propedeutiche alla stesura del Piano strategico di sviluppo della fotografia da parte della Cabina di regia. La stesura del Piano strategico di sviluppo della fotografia ha coinvolto, tra Stati generali della fotografia, incontri MiBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio e tavoli di concertazione, oltre quattrocento operatori del settore. Il Piano strategico di sviluppo della fotografia è caratterizzato da un orizzonte temporale di cinque anni (2018-2022) e sarà eseguito dal MiBACT anche tramite soggetti terzi attuatori.
[1] La Cabina di regia per la fotografia è stata istituita con D.M. 28 luglio 2017 presso il Gabinetto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, al fine di pianificare e coordinare le attività del Ministero per valorizzare e diffondere la fotografia in Italia come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo, strumento di memoria, di espressione e comprensione del reale, utile all’inclusione e allo sviluppo di una sensibilità critica da parte dei cittadini.
[2] Tra maggio e dicembre 2017 si sono tenuti diversi tavoli di concertazione, con operatori e professionisti interni ed esterni al Ministero, in merito ai seguenti temi: archivi, creazione contemporanea, educazione all’immagine, formazione, fotografia professionale e fotografi MiBACT, sistema Festival; delle riunioni con operatori della scena fotografica romana, da cui è scaturito il progetto Passeggiate Fotografiche Romane e della scena fotografica in Piemonte. La Cabina di regia del Ministero ha inoltre partecipato ai tavoli di lavoro indetti dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, in merito alla PhotoWeek per le edizioni 2017 e 2018.
Scarica QUI il Piano Strategico di Sviluppo della Fotografia in Italia